In una nota di sintesi estratta dalla relazione per gli anni 2014/2015 del Ministero della Salute al Parlamento sull'applicazione della Legge 194/78:
"Nel Lazio le strutture che consentono le interruzioni volontarie di gravidanza sono circa il 40%, contro una media nazionale di circa il 60%.
Nella nostra Regione il 78% dei medici sono obiettori, contro una media nazionale del 70% ed una media dell’Italia settentrionale di circa il 65%."