La scuola germanica di Roma è una scuola privata che occupa circa 90 persone fra docenti e non docenti, segue l’ordinamento tedesco e gli alunni hanno fra i 3 e i 18 anni.
Nella scuola si applica un contratto aziendale da oltre 25 anni, le relazioni sindacali portate avanti dalla RSA e dalla FLC CGIL hanno consolidato una regolare pratica di confronto e finora ad ogni scadenza contrattuale è seguita la convocazione del tavolo e nuovi accordi.
Questa volta però l’amministrazione con il nuovo CDA ha unilateralmente interrotto le trattative annunciando l’intenzione di non rinnovare più il contratto e di voler procedere alla stesura unilaterale di un regolamento dal quale far discendere d’ora in avanti i contratti individuali.
Si tratta di una decisione grave e inaccettabile che mira a gestire i rapporti di lavoro nella discrezionalità e nel timore generato dall’incertezza.
Purtroppo non è un caso isolato, siamo di fronte ad un nuovo orizzonte di svalutazione del lavoro con il tentativo di individualizzare i rapporti e il rifiuto del confronto con i rappresentati dei lavoratori.
Ovviamente i lavoratori della scuola Germanica e la nostra organizzazione non hanno alcuna intenzione di assistere impotenti alla rottura del sistema delle regole condivise e nell’ultima assemblea del 3 marzo è stato deciso all’unanimità di portare avanti lo stato di agitazione già proclamato a gennaio ed indicata la data del 23 marzo per uno sciopero dell’intera giornata lavorativa.
La Scuola Germanica di Roma non accetterà supinamente scelte di dubbia legittimità e sicura fonte di arbitrio e discrezionalità.
Carla Bianchi